Stoccaggio temporaneo dei rifiuti: cosa prevede la normativa _ Ecospecial

Stoccaggio temporaneo dei rifiuti: cosa prevede la normativa

Lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti è una fase fondamentale nella gestione dei rifiuti aziendali. Molte imprese, infatti, accumulano rifiuti sul luogo di produzione prima del loro effettivo smaltimento. Ma cosa dice esattamente la normativa? E come evitare sanzioni?


📌 Cosa si intende per stoccaggio temporaneo?

Lo stoccaggio temporaneo è la conservazione dei rifiuti nel luogo in cui sono prodotti, in attesa del trasporto verso un impianto di smaltimento o recupero autorizzato. Non va confuso con il deposito preliminare o definitivo.


⏱️ Quanto tempo è consentito?

Secondo il D.Lgs. 152/2006, i limiti temporali e quantitativi sono i seguenti:

Massimo 3 mesi, indipendentemente dalla quantità
Massimo 12 mesi, se il quantitativo non supera i 30 m³ totali (di cui 10 m³ pericolosi)
⚠️ Il superamento di tali limiti può comportare sanzioni amministrative o penali


🧩 Come gestire lo stoccaggio in modo corretto?

Per rispettare la normativa, è essenziale:

🔹 Tenere un’area dedicata, ben segnalata e protetta
🔹 Etichettare i rifiuti con codici CER e indicazioni corrette
🔹 Conservare i registri di carico/scarico
🔹 Collaborare con operatori autorizzati per lo smaltimento


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